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casa, lavoro, logorio, spesa, tempo, vita moderna, Vita quotidiana
Salgo in macchina, stanco, trascinando la mia borsa pesante. Il portatile, appunti, libri. Tante cose che non trovano mai un posto nel tempo libero che manca.
Accendo il motore insieme alla radio. Routine (la stessa stazione radiofonica, lo stesso programma, lo stesso tragitto in auto, stessi tempi). Ciò nonostante questo è un momento che aspetto quasi con ansia durante il giorno. Il ritorno a casa, la sera.
Ed è come se iniziasse, solo ora, la giornata. Alle 18, a volte anche 18:30, incomincio a fare cose che mi interessano di più. La mia vita.
Per molti non sarà esaltante pensare alla spesa o ritirare la tintoria. Però è la mia famiglia.
Poi si va a casa, si può pensare a cucinare qualcosa per la cena. Oppure prendere una pizza veloce. Oppure ancora, si arriva a casa e si trova tutto già pronto. O quasi.
Cena. Doccia. La bimba a letto. TV. Tutto nel giro di due o tre ore. Sempre che non ci sia una riunione dell’Associazione, del Comitato, dell’Ordine.
Poi? Bisognerà pure dormire, no?
Alle 6:00 la sveglia. Fuori in 60 minuti. Nuova giornata di lavoro.
Ma che vita è, se tutto quello che ti appartiene è racchiuso in una manciata di ore.
Logorio, in loop.